fomo fear of missing out

Cos’è la FOMO: la nemica delle tue finanze

Hai mai sentito parlare di FOMO? Forse no, ma dovresti davvero conoscerla, perché la FOMO è una condizione psicologica molto dannosa sia per la tua salute mentale che, di conseguenza, per le tue scelte finanziarie

In questo articolo non parlerò di denaro e percentuali, ma ti spiegherò in modo semplice cos’è la FOMO, quali effetti ha su di noi e, visto che siamo in un blog di finanza personale, come danneggia pesantemente i nostri investimenti.

Cos’è la FOMO?

FOMO è l’acronimo dell’inglese “Fear Of Missing Out”, che possiamo tradurre con “paura di mancare l’occasione” o “paura di essere tagliati fuori”. Il termine viene utilizzato in psicologia comportamentale, relativamente alla vita sociale: esprime l’ansia patologica di non prendere parte ad eventi o situazioni gratificanti per gli altri, così come il disagio che si prova pensando che altri possano fare esperienze sociali positive in nostra assenza.
Inutile dire che i social e le molteplici possibilità di interazione digitale offerte dagli smartphone e dagli strumenti tecnologici in genere abbiano dato un’enorme spinta a questo problema, amplificando la sua presenza e la sua portata.

La FOMO nella finanza

Probabilmente il paragrafo precedente ti lascia confuso e starai pensando “cosa c’entra tutto questo con la finanza personale?” C’entra eccome, e ti assicuro che è una delle grandi cause che stanno dietro a pessime scelte di investimento.

Se nella vita sociale si esprime nella paura di non essere presente mentre gli altri fanno qualcosa di bello, nella finanza la FOMO si traduce nella paura di perdere un’occasione di profitto mentre tutti gli altri stanno guadagnando.
Ora avrai sicuramente già collegato il concetto ad alcune situazioni tipiche dei mercati.

Sappiamo quanto sia difficile il mondo della finanza, perché non solo battere i mercati è qualcosa di sporadico e riservato e una minuscola parte degli investitori globali, anche solo avere la stessa performance dei mercati è un grande successo, ottenuto dalla minoranza degli investitori, al contrario di quanto si pensi. Ecco perché, avendo come obiettivo quello di accrescere il capitale, siamo alla costante ricerca dell’investimento “giusto”, quello che ci può dare un ritorno notevole e in meno tempo.

Per questo motivo, siamo molto vulnerabili alle notizie di profitti altrui e siamo portati a “sbirciare” l’asset del momento in cerca di un buon guadagno. Anche i più diligenti di noi lo fanno, anche perché è giusto essere di mentalità aperta in un mondo, quello finanziario, che si evolve nel tempo in modo eccezionale.
Ma un conto è affacciarsi a un investimento per analizzare e capire, ben altro è buttarsi alla cieca su qualcosa perché “ci stanno guadagnando tutti”. Con altissima probabilità si finisce solo per comprare alto, facendo la cosa peggiore per il nostro portafoglio.

Esempi di disastri

Disastri è proprio la parola giusta, perché se ci riflettiamo un attimo, la FOMO è la causa alla base di qualsiasi bolla speculativa. Altro che perdite in portafoglio!

Facciamo qualche esempio famoso. Ne accenno solo qualcuno per riferimento, di esempi ce ne sarebbero davvero tanti: diciamo che potreste prendere ad esempio qualsiasi asset che ha avuto un crollo dopo una grande salita.
Ovviamente non è la FOMO a causare direttamente il crollo dell’asset, ma questa comporta il pessimo ingresso d’acquisto e la perdita derivante.

La bolla delle dot com

Una delle bolle speculative più famose della storia finanziaria, che sicuramente conosciamo tutti: i titoli che basavano la loro crescita su internet erano in continua espansione. Il fenomeno era talmente risonante che anche tantissime persone che non avevano mai messo un centesimo in borsa fecero il passo e “puntarono” su queste galline dalle uova d’oro, visto che tutti si stavano arricchendo cavalcando il trend.
L’indice Nasdaq (l’indice americano che raccoglie i titoli tecnologici), passò dalla quotazione di poco più di 1000 nel 1997 a 5000 all’inizio del 2000. Già questo è impressionante, ma tutto l’effetto della FOMO si è prepotentemente visto tra il 1999 e il 2000: in un solo anno l’indice è più che raddoppiato, grazie all’ingresso massiccio di investitori attirati dai rendimenti di cui tutti parlavano.
Tale crescita era ovviamente insostenibile, la bolla scoppiò subito dopo e l’indice impiegò oltre 10 anni per tornare ai valori registrati. In parole povere, chi aveva investito per FOMO comprando ai massimi è stato in perdita per più di un decennio. Se non è un disastro questo non so cosa sia.

Tesla

Azienda solida, con grande capitalizzazione e con ottime prospettive anche in chiave futura. E allora perché la cito qui? Perché anche lei ha visto la propria quotazione avere movimenti fuori dal sostenibile, grazie al “pump” massiccio generato dai media. Tra il 2020 e il 2021, la quotazione Tesla è passata da poco più di 40 a quasi 10 volte tanto, per poi cadere perdendo due terzi del valore. Il tutto mentre l’azienda vedeva un incremento del mercato. Ancora una volta la grande salita era alimentata dalla richiesta di chi voleva prendere il treno in corsa, e ancora una volta chi si è fatto abbagliare dal trend insostenibile si è scottato.

Gamestop

Forse il più eloquente caso di disastro FOMO degli ultimi periodi. In brevissimo: a dicembre 2020 le azioni della catena di negozi di videogiochi quotavano 4$, il mese successivo 81$.
Così su due piedi non mi viene proprio in mente un’impennata del genere. Tra l’altro anche totalmente ingiustificata visto che non aveva alcuna base di fondo, se non la martellante “pubblicità” fatta dai tanti influencer “finanziari” come si fossero messi d’accordo.
La salita è stata talmente assurda e talmente chiacchierata da dare vita al concetto di meme stock.
Ovviamente, tale impennata era insostenibile per l’azienda stessa, e oggi le azioni valgono solo 1/4 di quanto rggiunto a gennaio 2021.

Bitcoin

Le criptovalute in generale sono il più pericoloso ambiente per chi soffre di FOMO, e anche la loro regina ha fatto piangere gli sprovveduti del “tutti ci guadagnano, lo faccio anche io”.
Pur essendo il più volatile tra gli asset finanziari, BTC ha attirato orde di speranzosi in cerca di ricchezza facile, convinti dalle prestazioni miracolose del passato.
È così che qualcosa che valeva pochi spiccioli ed è sempre salito, moltiplicandosi anche con percentuali a 4 cifre, viene visto come una stampante per soldi, che non può far altro che aumentare nel valore. Ed è così che anche quando la quotazione di Bitcoin aveva segnato 65000$ nel 2021 (dopo che nel marzo 2020 ne valeva 5000) in molti ancora pensavano che sarebbe salito ancora e ancora. La storia la conosciamo, e da lì BTC iniziò una discesa del 75% in un anno.

Quando tutti ne parlano è tardi

Abbiamo visto dei semplici esempi che spiegano come anche degli asset profittevoli per molti possono diventare un flagello per chi investe rincorrendo iperestensioni già portate al limite. Finché siamo in fase di salita, è normale vedere che tutti gli investitori dell’asset stanno guadagnando, ma è ovvio che in finanza tanto più una salia è rapida, tanto più il rischio di ritracciamento è alto, e spesso più che un ritracciamento possiamo parlare di caduta a picco.

In linea di massima, ho visto ripetersi uno schema così di frequente che ormai è il mio indicatore di bolla imminente: quando tutti parlano di un certo investimento, è prossimo il declino. Soprattutto quando il “tutti ne parlano” si traduce in un’infinità di pubblicità di pseudoguru che promettono di farti arricchire (ma si arricchiscono solo loro).

Ad esempio, alla fine del 2021 su tutti i social era pieno di pubblicità di guru, influencer e piattaforme di trading, con slogan del tipo “diventa milionario con Bitcoin!”
A dimostrazione della bontà dei loro insegnamenti o di quanto convenisse mettere i nostri soldi sulle loro piattaforme, c’era sempre il bel grafico con l’ultima impennata (mai parola dei ciclici drawdown subiti precedentemente, ovvio).

Stessa cosa con le azioni Tesla e Amazon. “Diventa ricco con Tesla”, “diventa ricco con Amazon”. Quante ne ho viste. Ancora una volta, il sensazionalismo provocato dal grafico impennato era la chiave di volta per vendere i corsi spazzatura e acquisire commissioni.

In sintesi: quando qualcosa è già salito in modo vertiginoso, e tutti (comprese ragazzine non ancora diplomate) vogliono “offrirvi la possibilità di diventare ricchi” con quell’asset, fate finta che abbia la peste. Ormai è tardi e l’unico modo per fare soldi con l’azione XYZ è cercare dei polli ai quali far comprare l’azione XYZ.

Come proteggersi dalla FOMO

Senza scomodare le teorie di market timing (fallaci sul lungo periodo), possiamo difenderci dagli effetti della FOMO. Ti indico alcuni consigli utili per essere immune a questo disturbo, e se è facile scriverli, credimi se ti dico che è difficile metterli in pratica subito e al 100%, perché padroneggiare la psiche è un’impresa tutt’altro che semplice.

  • STUDIA: la preparazione è fondamentale in tutto, e lo è particolarmente quando si tratta di investire i tuoi sudati risparmi. Studia gli asset che ti interessano, le loro caratteristiche e i loro rischi. E lascia perdere tutto ciò che non conosci.
  • PIANIFICA I TUOI INVESTIMENTI E ATTIENITI AL PIANO: avere ben in mente su cosa si vuole investire è il passo obbligato da fare prima di qualsiasi viaggio finanziario. Fai una corretta pianificazione, in base a un adeguato studio, e attieniti al tuo programma. Non farti distrarre dalla star del momento: ci sarà sempre un asset fuori dal tuo schema che farà profitti da record, ma se non l’avevi analizzata e ne senti parlare quando ormai è già cresciuta a dismisura, fai finta di non vederla.
  • DISCONNETTITI DAI MERCATI: così come per la FOMO nel contesto sociale è curativo distaccarsi dai social e dagli stimoli distorti che ne derivano, per il nostro caso è utile e doveroso non stare ogni giorno a visionare andamenti e quotazioni. In fin dei conti, se non si fa trading giornaliero (e non è il nostro caso), ciò è perfettamente inutile e può solo generare conflitto con il punto precedente. Se hai pianificato un pac trimestrale su un ETF, che senso ha aprire le quotazioni il giorno dopo aver fatto l’acquisto programmato? Se hai già allocato ciò che avevi disponibile per gli investimenti, perché andare a vedere quali sono le azioni top10 della giornata? Lascia perdere, fai una passeggiata, leggi un buon libro, passa del tempo con una persona cara: disconnettiti dalla finanza!
  • LAVORA SU TE STESSO: la FOMO è qualcosa che dipende esclusivamente dalla nostra emotività. Non ha nulla di tecnico, quindi non puoi risolverla con un software. Devi elaborare le tue ansie e capire da dove esse si originano. Se hai già commesso errori del genere, o se pensi di essere una persona ansiosa, o se semplicemente ti ritrovi a inseguire le parole di chi dice (a chiacchiere) che si sta arricchendo con qualcosa, devi davvero lavorare sulla gestione della tua psiche. E non avere paura di chiedere aiuto ad un professionista (che ti costerà anche molto meno di comprare una meme stock).

Conclusioni

Quando si investe nei mercati finanziari, il rischio intrinseco fa sì che le possiblità di perdere denaro siano molteplici. La FOMO può fare più danni di una crisi economica, dell’inflazione o del default di una parte di portafoglio. Lasciamo quindi fuori dai nostri affari questa infida nemica figlia della paura di perdere un treno. Con pazienza e impegno su te stesso, vedrai che diventerai immune a quella vocina che ti spinge a inseguire i profitti altrui senza lucidità.

E tu, conoscevi la FOMO? L’hai mai sperimentata? Raccontami la tua esperienza a riguardo.

Se questo articolo ti è stato utile, o se conosci qualcuno che può subire gli effetti negativi di questa problematica, condividilo in modo da aiutare anche altri a prendere coscenza del problema ed eliminare questa debolezza che rovina i nostri interessi.

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Patrick
Patrick

Magnate della finanza, CEO di Silicon Valley, eccentrico miliardario. Non sono nulla di tutto ciò.
Sono un risparmiatore e un investitore appassionato da sempre di finanza personale.
Ho creato "le mie finanze" per condividere esperienze e conoscenze sulla finanza personale con chi desidera migliorare la propria situazione.
L'alternativa era fare il cantante famoso, ma non so cantare e non sono famoso. Però sono esperto di battute cringe.

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