investimenti automatici

Metti il pilota automatico ai tuoi investimenti: come investire senza stress con gli investimenti automatici

Investire in modo costante è importante per i risultati, ma può essere stressante o non essere compatibile con la nostra routine. Può anche essere una necessità per chi non ha lump sum ma risparmia mese per mese. Vediamo come impostare investimenti automatici, in modo da non doverci preoccupare di operare manualmente una volta deciso il tipo di investimento giusto per noi.

Cos’è l’investimento automatico?

Come possiamo chiaramente capire già dal nome, l’investimento automatico è un modo di investire denaro che si basa su movimenti precedentemente impostati, che non necessitano del nostro intervento ogni volta per essere eseguiti. In questo modo, la nostra banca invierà direttamente la quota prestabilita al nostro conto di investimento, e lì la cifra verrà investita negli asset che abbiamo scelto.

Questo sistema ci permette di accrescere il portafoglio nel tempo, mettendo costantemente a rendita i nostri risparmi. Si presta quindi come soluzione utilissima per chi deve investire un po’ alla volta, in base al risparmio effettuato sul reddito mensile, mentre gli investitori già in possesso di una consistente somma potrebbero preferire l’investimento “tutto subito” per sfruttare il vantaggio a lungo termine dato dalle statistiche storiche [ricorda sempre che gli eventi passati non sono in alcun modo garanzia di trend nel futuro].

Quali sono i tipi di investimenti automatici?

Nella tipologia dell’investimento automatico troviamo tutti quei movimenti di denaro predeterminati, in cui una certa somma di denaro viene automaticamente spostata dal nostro conto personale e messa a rendita con un determinato investimento.

Possiamo considerare due famiglie principali per questo tipo di operazione:

  • i fondi pensione: il denaro viene investito direttamente nel nostro fondo per quando saremo degli esseri in preda ai reumatismi
  • l’investimento in strumenti finanziari: i soldi vengono trasferiti sul nostro conto di investimento e utilizzati per acquistare gli strumenti prescelti

Come funziona l’investimento automatico?

Con l’investimento automatico, tramite una serie di regole da te precedentemente decise, viene periodicamente spostata sul tuo conto di investimento una parte del tuo stipendio o dei tuoi risparmi.

Ipotizziamo che tu abbia un classico conto corrente su cui avviene l’accredito dello stipendio, e un conto di investimento (anche la tua banca probabilmente ti offre l’opzione di un portafoglio di investimento, ma spesso le commissioni sono più convenienti su istituti specializzati e conti trading).
Ogni mese, alla data da te stabilita (tipicamente dopo l’accredito dello stipendio), con un bonifico ricorrente una certa somma verrà trasferita sul conto di investimento.

Allo stesso modo, in una data scelta (quando sai che saranno già stati accreditati i fondi spostati dal conto principale), sul conto di investimento quella somma verrà utilizzata per l’acquisto degli asset da te scelti. Che si tratti di azioni, obbligazioni, quote di ETF o altro non importa: la natura di questo sistema si basa sull’automatismo dell’operazione e si applica a qualsiasi prodotto tu possa acquistare in modo preimpostato.

Risulta quindi chiaro che devi aver già deciso su cosa investire e quanto. Quindi do per scontato che tu abbia già tutta la conoscenza dei primi passi e impostato la tua strategia.

Ricorda che per la scelta dei tuoi asset di investimento, se non credi di essere in grado di operare in autonomia o non hai la conoscenza necessaria, ti consiglio di rivolgerti a un consulente abilitato che conosce bene i tuoi obiettivi e le tue necessità, e faccia i tuoi interessi a riguardo. Non usare questo blog per estrapolare consigli finanziari, poiché condivido esclusivamente informazioni e opinioni basate sulla mia conoscenza personale adattata alle mie necessità finanziarie.

Come utilizzare gli investimenti automatici

Un requisito fondamentale per utilizzare questo metodo è quello di disporre di un conto di investimento che offra la possibilità di impostare delle operazioni ricorrenti. Assicuriamoci quindi, prima di aprire il conto, che sia possibile fare questo tipo di operazioni.
Spesso questo viene pubblicizzato nel materiale informativo, quindi è relativamente semplice conoscere la presenza della possibilità.

Un esempio classico è dato dal PAC, che molti broker o istituti offrono anche senza commissioni su determinati prodotti: a cadenza prestabilita, la somma scelta viene utilizzata per acquistare determinati strumenti o quote di essi, accrescendo nel tempo il portafoglio (e l’esposizione).
Io, ad esempio, sfrutto il PAC senza commissioni di Directa SIM per mettere in pratica quanto letto in questa pagina.

Un altro esempio banale, come citato prima, è quello del fondo pensione: i soldi vengono direttamente prelevati dalla busta paga e investiti nel fondo (ovviamente ci sono anche i versamenti volontari, ma qui parliamo solo di automatismi).

Ci sono, poi, anche i robo-advisor: una sorta di consulente virtuale che sceglie asset e ripartizione delle somme investite in base a dei parametri da te scelti (che spesso si riducono semplicemente alla propensione al rischio). Personalmente, non ne faccio uso un po’ per i costi solitamente alti, un po’ perché preferisco scegliere direttamente cosa acquistare, quindi non posso dare feedback completi a riguardo, almeno per ora.

Monitoraggio e modifiche

Mettere il pilota automatico agli investimenti è sicuramente un mossa comoda e furba per diversi aspetti, che ci risparmia molto tempo e lavoro, ma non dobbiamo semplicemente impostare tutto una volta e dimenticarcene del tutto fino alla pensione.

Anche se lo scopo è quello di non dover guardare i nostri investimenti tutti i giorni, periodicamente dovremo monitorare l’andamento del piano. Non troppo spesso (altrimenti non avrebbe senso l’autopilota), né troppo di rado. Una volta ogni semestre sarebbe l’ideale.

Se ci accorgiamo che il portafoglio risulta troppo sbilanciato, o vediamo delle palesi inefficienze, allora dovremo apportare delle modifiche. Possono riguardare il tipo di asset class, la periodicità di acquisto o gli importi.
Anche eventuali cambiamenti nella nostra capacità di risparmio saranno motivo, ovviamente, di modifiche alle impostazioni del nostro investimento automatico, aumentando o diminuendo gli importi di conseguenza.

Vantaggi degli investimenti automatici

Ci sono diversi vantaggi nell’utilizzare gli investimenti automatici.

In primis, fa risparmiare molto tempo. Non sembra, ma tutto il processo di investimento, anche su strumenti già conosciuti, richiede un dispendio di tempo che, nell’arco dell’anno, diventa ingente. Se uno dei principi alla base dell’investing è “far lavorare il denaro al posto nostro”, ecco che più tempo risparmiamo più efficiente sarà questo aspetto.

Altro grande vantaggio è che l’investimento automatico evita lo stress tipico dei movimenti finanziari: la continua ricerca del momento giusto e della cifra giusta, i dubbi che attanagliano l’investitore medio fino alla conferma dell’ordine, il guardare continuamente le quotazioni, e tutti i molteplici aspetti che disturbano la lucidità nelle operazioni. Tutte cause che alimentano il grande nemico dell’investitore: l’emotività.

Se pensi di non avere la freddezza e il distacco necessari per investire con piena lucidità (come accade alla stragrane maggioranza degli investitori, anche se al bar sono tutti Warren Buffett), l’investimento automatico ti eviterà di autosabotarti. Quindi ti eviterà di perdere inutilmente dei soldi per gli effetti dello stress. Quindi ti farà guadagnare di più.

Fai una sincera analisi del tuo approccio emotivo e cerca di capire se commetti errori a causa di questi aspetti.

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Patrick
Patrick

Magnate della finanza, CEO di Silicon Valley, eccentrico miliardario. Non sono nulla di tutto ciò.
Sono un risparmiatore e un investitore appassionato da sempre di finanza personale.
Ho creato "le mie finanze" per condividere esperienze e conoscenze sulla finanza personale con chi desidera migliorare la propria situazione.
L'alternativa era fare il cantante famoso, ma non so cantare e non sono famoso. Però sono esperto di battute cringe.

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