no spending day

No-spending day: un giorno da tirchio per aiutare le tue finanze

Hai mai pensato a quanto un concetto a volte ridicolmente banale possa poi rivelarsi tutt’altro che stupido?
Potremmo considerare così anche l’oggetto del titolo.
Il no-spending day, come dice la semplice traduzione, è un giorno in cui non spendiamo soldi. Facile. Immediato. Banale. Potrei quasi chiudere qui l’articolo.
E invece no! A me piace sviscerare le cose e quindi eccoti servito un bel testo in cui cerchiamo di capire meglio cosa c’è dietro la sua filosofia e quali sono gli effetti di concedersi un giorno da tirchi. Vediamo anche un paio di regole utili per far sì che una tale poverata abbia un minimo di efficacia. Ah, pensavi che fosse solo una cosa buttata lì per fare caciara? Mi spiace, invece anche il no-spending day ha i suoi dettami.

Cos’è il no-spending day

A meno che tu non abbia le mani bucate, ti è sicuramente capitato di avere dei giorni in cui non hai acquistato nulla e non sono usciti soldi dal portafoglio. Ecco, questo non è il no-spending day.
Ti senti confuso? Ti spiego il perché con una frase: non si tratta di un giorno in cui non ti capita di spendere, ma di un giorno in cui decidi di non farlo. Possiamo quindi proporre la seguente definizione:

Il no-spending day è un giorno prestabilito in cui ti imponi il divieto di spese.

Il nocciolo della questione sta tutto in quel “prestabilito”. Facile accorgersi la sera di non aver speso niente e dire “ah, ho fatto il no-spending day oggi!”. Più difficile è sapere che dopodomani non puoi spendere nulla e riuscire ad andare a letto con l’obiettivo raggiunto.

Quando fare il no-spending day

La cadenza è a tua discrezione e dipende molto anche dalla tua capacità di parsimonia.
Il livello da tirchio dilettante è un giorno al mese. Se riesci regolarmente a non sgarrare, puoi raddoppiare con una cadenza bisettimanale.
Quando ti sentirai in grado di competere con i tirchi esperti, puoi passare al no-spending day settimanale. A parole sembra facile ma ti assicuro che non lo è affatto. Io non ci sono ancora riuscito.
Col tempo ti peserà sempre meno, ma ti sconsiglio davvero di intensificare troppo. Fare il no-spending day un giorno sì e l’altro pure ti farà sì tenere le tasche piene, ma ti porterà ad essere un vecchio micragnoso, senza amici e con un attacco di cuore per qualsiasi cosa che costi più di 4,99 euro (dato scientifico accuratissimo). Meglio di no, io ti ho avvisato.

Necessità Vs volontà

Ovviamente, ci sono spese che non puoi considerare nell’elenco, cioè quelle necessarie e indispensabili. Non iniziare a gioire pensando di essere tu a decidere cos’è necessario: lo sono solo quelle spese strettamente obbligatorie per l’alimentazione, la salute fisica e quella finanziaria.
Bollette, rate, e tutto ciò che ti causa problemi se non pagato non viene preso in considerazione in questa “challenge del risparmio”, come è logico che sia.

E allora cosa non puoi fare? Non puoi spendere per tutte le cose che riguardano capricci, desideri, volontà momentanee e futilità.
Fare colazione al bar non è una necessità neanche se sei abituato così. Lo shopping di qualsiasi tipo non lo nomino neanche. Andare al ristorante non rientra nei bisogni di alimentazione, visto che puoi mangiare a casa. La domanda che devi farti é: “mi serve assolutamente per sopperire a una necessità di base o posso arrivare a domani anche senza?”
E no: andare al bar a prendere un bombolone per calmarsi e non rischiare di malmenare il collega raccomandato non è incluso nelle necessità. Potete risolvere legandovi le mani (ovviamente con un cordino preso in azienda perché oggi non potete comprare niente).
Ci siamo capiti? Bene, passiamo al prossimo punto fondamentale.

Non barare

Oltre a non dover etichettare come necessarie cose che non lo sono affatto, non pensare di essere furbo e poter inserire roba futile all’interno di spese necessarie: se hai il frigo vuoto e vai a fare la spesa, non è che puoi buttarci dentro birra e patatine perché tanto “la spesa è una necessità”. Anche all’interno delle necessità devono esserci solo le cose necessarie.

Lo so, la cosa ti deprime. E so anche che ora ti è tornato il sorriso perché tu che sei una volpe pensi “e vabbe’, tanto il no-spending day è un giorno, quello che non compro oggi lo compro domani!”
E invece è qui che l’altra regola ti sferra un bel montante: quello che non compri oggi è andato, non puoi tornare domani per prendere il tuo vasetto da 1kg di nutella. La bellissima cinta artigianale di pelle che ti è capitato di vedere proprio in questo giorno? Non andrà nel tuo armadio neanche la prossima settimana. Mi spiace, ma altrimenti non servirebbe proprio a niente.

Se già stai pensando a programmarti le spese in modo che cadano nei giorni diversi dal no-spending day, fai una cosa molto semplice: non fare il no-spending day! Non fa per te. Non è un problema, nè un crimine. Ma seguire un metodo di risparmio, per quanto strambo esso sia, e poi raggirarlo di proposito ti farà solo:

  • perdere tempo
  • sviluppare pessime abitudini
  • peggiorare la tua disciplina
  • danneggiare la tua educazione finanziaria

Quindi davvero, se vuoi farlo con un po’ di impegno è un giochino ridicolo ma efficace. Altrimenti non te lo ordina il medico.

Effetti della tirchiaggine programmata

Può davvero portare a qualcosa di positivo sul bilancio tutto questo? Certo!
Se ti soffermi a pensare a un giorno al mese in cui non vai al bar, non compri oggetti minori o cose simili, probabilmente la cifra che avrai in mente sarà di poche decine di euro.
Se ti attieni davvero a quanto detto e alzi l’asticella con il numero di giorni, già puoi immaginare un numero diverso.
Ma sarebbe un errore fermarsi a contare i fagioli di questi pochi giorni presi in esame. Devi guardare il quadro più ampio. Tutto questo giochino del braccino corto alla base ha uno scopo ben più grande: rafforzare la tua capacità di risparmio quotidiano e di discernimento tra necessità e desiderio. Cose che nel tempo hanno un notevole impatto sulle nostre abitudini e sulla nostra educazione finanziaria. E creare delle sane abitudini (non delle manie) è quanto di più efficace ci sia per il raggiungimento di ogni obiettivo.
Quindi no, quel singolo giorno in cui risparmierai qualche moneta non cambierà la tua situazione economica, ma l’abitudine che ne deriva nel lungo termine lo farà. E tanto.

Per aumentare l’efficacia del tuo risparmio, ti raccomando di provare anche il semplice metodo che trovi in quest’altro articolo.

Conclusioni

Quello che all’inizio dell’articolo sembrava uno scherzo sicuramente adesso ti appare un po’ più sensato.
Come già detto, il quadro completo è molto più significativo delle battute con cui abbiamo trattato l’argomento, e il gioco aiuta moltissimo a sviluppare la capacità di risparmio attraverso l’abitudine al discernimento piuttosto che al divieto temporaneo di una spesa.

Quello che dicevo è vero: io non sono ancora in grado di arrivare al livello settimanale con totale costanza. Lo ammetto. Ma mi cimento ugualmente nella sfida e alla lunga ho notato dei miglioramenti dove pensavo di essere già al limite ottimale.

Ricorda quello che ho già parafrasato prima: non prenderci troppo la mano. Parsimoniosi e attenti sì, malati di tirchiaggine mai!

E tu, hai altri metodi poco ortodossi per migliorare il tuo risparmio? Fammelo sapere.

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Patrick
Patrick

Magnate della finanza, CEO di Silicon Valley, eccentrico miliardario. Non sono nulla di tutto ciò.
Sono un risparmiatore e un investitore appassionato da sempre di finanza personale.
Ho creato "le mie finanze" per condividere esperienze e conoscenze sulla finanza personale con chi desidera migliorare la propria situazione.
L'alternativa era fare il cantante famoso, ma non so cantare e non sono famoso. Però sono esperto di battute cringe.

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