acquisto auto nuova

Quanto posso spendere per comprare una nuova auto?

C’è una regola principale alla base dell’acquisto della tua prossima auto che ti permette di effettuare una scelta oculata e ottimizzata per le tue reali possibilità. In questo articolo risponderemo alla domanda “qual è il giusto budget per acquistare un’auto?

Acquistare un’auto è per tutti noi un passo importante: in media, questa rappresenta la seconda spesa più ingente, dopo l’acquisto della casa. Ciò comporta sicuramente una serie di emozioni che rendono questo passo più eccitante e, allo stesso tempo, minano il processo di scelta, rendendoci meno lucidi e allontanandoci da quell’analisi obiettiva che dovrebbe essere il baluardo di ogni buon risparmiatore/investitore.

Bando alle dissertazioni filosofiche, vediamo come condurre correttamente il processo di budgeting, nonché alcuni utili consigli per un acquisto economicamente più efficiente. Le domande che tutti noi probabilmente ci poniamo prima di comprare una nuova auto sono le stesse:

  • Quanto budget devo destinare all’acquisto dell’auto?
  • Meglio scegliere un’auto nuova o usata?
  • Conviene un finanziamento o un noleggio a lungo termine?
  • Conviene acquistare l’auto in contanti?
  • Come ottenere il miglior affare?

In questo articolo andremo a rispondere a questi dubbi, in modo da avere una corretta strategia ancora prima di iniziare la ricerca dell’auto. Avendo passato gran parte della mia vita imprenditoriale nel commercio automotive, l’argomento mi è particolarmente caro e spero di poter trasmettere, con questo e altri articoli, validi consigli a chiunque debba affrontare questo genere di spesa.

Iniziamo!

Quanto posso spendere per l’acquisto dell’auto?

Studi, ponderazioni e considerazioni sui vari aspetti della vita quotidiana, delle aspettative e dei reali costi di un’automobile, hanno portato all’indicazione di una regola ben precisa che ottimizza l’acquisto della tua prossima automobile.

Ti svelo subito che forse ti deluderà, ma questo perchè abbiamo un bias molto particolare a riguardo, e nel corso dell’articolo capirai che c’è molta logica alla base della regola di spesa che ti spiego. Partiamo quindi con la “brutta notizia”.

La regola del terzo

Qualunque sia la modalità di acquisto che utilizzeremo (a rate o pagando in anticipo), dovremmo sempre fare in modo che il nostro limite massimo di spesa sia entro un terzo del nostro reddito annuale (la cosiddetta RAL). Questa è la regola universalmente nota come “regola del 35%” (arrotondando per semplicità il valore di ⅓ che equivale al 33,3% con decimale periodico).

Per il reddito di riferimento è bene fare un distinguo: per i single o, comunque, per chi ha bisogno di un’auto del tutto personale, il reddito da prendere in considerazione è, ovviamente, solo il proprio; per i nuclei familiari che necessitano di una sola vettura, si può considerare il reddito complessivo.

Facciamo qualche esempio in cifre, per avere un’idea più immediata di quanto questa raccomandazione impatti sul budget da destinare a una spesa intelligente.
Se il nostro (o del nostro nucleo) reddito annuo è di €30000, banalmente il tetto di spesa per l’auto sarà di €10000; se il reddito è di €20000, il limite sarà di circa €6700; e per un reddito di €50000 avremo un limite massimo di circa €16700.

Dura da digerire, lo so. Già sento cosa sta gridando il tuo cervello: “Ma è assurdo! Posso permettermi auto ben più costose con questi redditi!”
Certo, possiamo benissimo acquistare auto più care, ma una cosa è poter spendere una cifra senza mandare il conto in rosso, ben altra è, se si insegue la libertà finanziaria, potersi permettere una spesa fuori parametri senza intaccare le proprie potenzialità finanziarie a medio-lungo termine. Tieni presente, inoltre, che il prezzo d’acquisto dell’auto è solamente una parte del costo derivante da essa. Più avanti andremo nello specifico.

Ora viene il bello: chiudi un attimo gli occhi e pensa ai tuoi conoscenti che hanno di recente acquistato un’auto. Saranno quasi tutti in difetto di questa regola, e probabilmente alcuni avranno speso addirittura più del proprio reddito pur di avere l’auto “premium”. È, purtroppo, l’effetto del mix di scarsa educazione finanziaria e voglia di apparire: due cose che, insieme, rendono la via verso la libertà finanziaria quasi impraticabile. Noi invece vogliamo arrivarci il prima possibile, e se il prezzo da pagare è non avere l’auto più bella tra gli amici del bar… pazienza! Potremo permetterci l’auto dei sogni in futuro, quando i nostri interessi composti avranno lavorato per noi.

Quelli meno appassionati di quattroruote e già votati al risparmio vedranno forse il limite del terzo del reddito come più che abbondante per comprare un mezzo che serva per andare dal punto A al punto B. Brave formichine che passeranno l’inverno con tante provviste!
In effetti, se l’utilizzo che ne fate è semplice e prevede solo piccoli spostamenti, si può davvero fare molta economia sull’auto.

È meno di quanto pensavi, vero?

Quasi sicuramente, questo articolo ti ha fatto storcere il naso: già ti vedevi su quell’auto che ti piace tanto e questo tizio ti sta dicendo che non te la puoi permettere. Lo so, è spiacevole, ma se sei su queste pagine comprendi di certo il discorso che c’è dietro queste raccomandazioni.

Qui entra in gioco il nostro progetto a lungo termine. La finta rinuncia (perché in realtà non stai affatto rinunciando all’acquisto di un’auto) è necessaria ora per non doverlo fare in futuro. La vettura a buon mercato di oggi potrebbe diventare una berlina di lusso domani, e sapersi gestire su una spesa importante come questa, vuol dire essere totalmente in grado di gestire ogni altra spesa quotidiana e costruire la nostra libertà finanziaria futura.

Come diciamo sempre, risparmiare è doloroso ma porta grandi frutti.

Conviene l’acquisto o il noleggio a lungo termine?

Negli ultimi anni il noleggio a lungo termine (NLT) si è fatto strada anche tra i privati, con offerte, e soprattutto messaggi di marketing, per molti allettanti. Ma cosa conviene davvero? Comprare l’auto o noleggiarla, tipicamente per 24, 36 o 48 mesi?

La tentazione principale viene dal fatto che con il noleggio a lungo termine possiamo disporre di un’auto nuova pagando un canone mensile che spesso è inferiore alla rata di finanziamento che pagheremmo per lo stesso prodotto, senza doverci neanche curare delle altre incombenze, in caso di pacchetti “tutto incluso”.

Attenzione però: il noleggio a lungo termine nasconde una serie di lati che sfuggono alla vista disattenta di chi si focalizza sull’auto piuttosto che sulle clausole del servizio (perché, in questo caso, non stai acquistando una vettura ma un servizio). A partire dalle penali per percorrenza oltre la soglia imposta, o ai carissimi risarcimenti anche per piccoli segni sulla carrozzeria. Ogni difetto riportato dall’auto, infatti, verrà valutato a insindacabile diritto dalla società di noleggio tramite tabelle da loro imposte. Inutile dire che i costi addebitati dalle compagnie sono molto maggiori di quelli che potresti sostenere dal tuo carrozziere di fiducia.
“E allora la faccio riparare dal mio carrozziere!”
Eh no! Perché potrebbe essere vietato nelle clausole, e se la riparazione dovesse essere evidente, ti verrebbe comunque addebitato il danno. Quindi, come nel famoso detto: il danno e la beffa!

Inoltre, per avere un canone basso, sarà necessario un anticipo, spesso molto consistente, che vanifica la vantaggiosità del tutto.

In fin dei conti, ad oggi, per un privato la formula di noleggio a lungo termine è conveniente solo se si ha bisogno di un’auto personale per un periodo prefissato oltre il quale non si vuole avere a che fare con il dover vendere la propria auto usata (cosa oggi davvero molto semplice grazie ai tanti siti specializzati e ai vari marketplace).

Discorso diverso quelle delle aziende, che possono scaricare la spesa per la vettura NLT come costi operativi, andando a diminuire il proprio imponibile.

Negli altri casi, in termini finanziari, risulta ancora più conveniente l’acquisto.

Conviene acquistare l’auto in contanti o con finanziamento?

Ti conviene pagare l’auto in anticipo, senza avere a che fare con interessi e finanziarie? La risposta è: dipende.

Finanziare l’auto è vantaggioso solo a determinate condizioni

Da popolo di risparmiatori quali siamo, con la tramandata cultura di quanto sia brutto avere debiti, ci viene naturale pensare che potendo pagare qualcosa in contanti questa sia l’opzione più ovvia da scegliere, evitando di avere a che fare con pagamenti mensili protratti nel tempo e, soprattutto, con gli odiosi interessi. Strappiamo il cerotto velocemente e via: l’operazione sarà conclusa, l’auto sarà a tutti gli effetti nostra da subito e non dovremo pensare più a nulla. Ma è davvero così?

Ricordandoci che siamo dei risparmiatori/investitori che mirano alla libertà finanziaria, dobbiamo considerare un aspetto economico fondamentale: il costo opportunità.

Se facciamo un bonifico al venditore di €10000, questa somma, ovviamente, sparirà dal conto e saranno €10000 che non potremo investire, quindi che non potranno generare alcun utile.

Cosa accade se diamo un acconto del 20% e finanziamo il resto in 48 mesi? Avremo ancora €8000 a nostra disposizione da poter investire. E investendoli in un mercato come quello americano che storicamente cresce in media del 10%, nei 48 mesi sopra indicati questi €8000 diventerebbero €10650 al netto delle tasse, grazie agli interessi composti (ipotizzando un rendimento annuo del 10% e una tassazione sugli utili del 26%, cioè un ROI netto del 7,4% annuo).

In linea di massima, un finanziamento a tasso inferiore di quello di investimento è sempre vantaggioso. Nella pratica sappiamo che il rendimento non sarà sempre così buono e costante (magari!), quindi il tasso finale, per essere vantaggioso, dovrà essere sostanzialmente inferiore a quello del nostro investimento.

Inoltre, l’acquisto finanziato può offrirci l’occasione di maturare un discreto score con le società finanziarie.

L’investimento sopra riportato è un semplice esempio estremo per randere il concetto. Ci sono diversi modi per investire piccole cifre.

NOTA 1: quello che interessa a te NON è il TAN, ma il TAEG. Non farti abbindolare da un TAN basso se poi i costi accessori fanno schizzare alle stelle il TAEG. Quindi, quando chiedi al venditore qual è il tasso del finanziamento, specifica che vuoi conoscere anche il TAEG, che solitamente è tabù (perché evidenzia la magagna).

NOTA 2: in momenti di alta inflazione come ora, o comunque di elevata speculazione da parte delle case costruttrici (che sono anche le proprietarie delle società che vi concedono il credito), il discorso trova difficilmente riscontro, perché i tassi applicati al finanziamento saranno alti a livelli ridicoli.

Consigli per finanziare l’acquisto dell’auto

Se hai scelto di acquistare la tua prossima auto con un finanziamento, ci sono degli accorgimenti che ti aiuteranno a fare questo in modo più vantaggioso ed efficiente dal punto di vista finanziario.

1- Lascia perdere le polizze accessorie

Quando acquistiamo un’auto con finanziamento, molto spesso ci viene proposto di attivare una serie di polizze assicurative accessorie. Questo accade specialmente (ma non solo) quando stiamo acquistando un’auto nuova, e la compagnia è una captive (compagnia finanziaria e assicurativa di fatto di proprietà della casa madre del veicolo). Negli anni si è diffusa la pratica scorretta di fare finti sconti sul prezzo di listino per poi recuperare ben di più con i guadagni derivanti dalle opzioni di finanziamento. Spesso il costo, le clausole e le franchigie rendono tali coperture sconvenienti rispetto a quelle di molte compagnie assicurative indipendenti. Se poi non sono esenti da tasso, il no è d’obbligo. 

2- Dai un buon anticipo

Finanziare l’intero importo raramente è conveniente, poiché si finisce per avere rate più alte o la tentazione di allungare il tempo del debito. Sarebbe sempre ideale versare almeno un 20% di anticipo, in modo da non ritrovarsi con il rischio di avere poi un debito superiore al valore residuo del bene. L’ultima cosa che vogliamo è vendere l’auto e ottenere una cifra inferiore all’importo residuo di finanziamento.

Inoltre, come per gli investimenti, anche per i debiti è corretto definire un orizzonte temporale opportuno, e in questo caso non deve mai essere troppo lungo. In caso di necessità, un investimento può essere chiuso in anticipo, mentre lo stesso non potrebbe essere così scontato con un debito. Fai quindi in modo da non caricare troppo rischio sul tuo futuro prossimo.

3- Fai un finanziamento breve

Oltre ai motivi di previdenza sopra citati, ci sono altre ragioni per preferire un debito breve.
Per quanto la comodità di una rata minima sia allettante, un finanziamento troppo lungo non farà altro che aumentare i costi totali a causa del tasso d’interesse. Pertanto, grazie anche all’anticipo prima citato, facciamo in modo da avere una rata gestibile e una durata che non superi i 48 mesi.

4- Tieni la rata bassa

Sempre facendo leva sull’anticipo, dobbiamo porre attenzione all’impatto della rata sul nostro cash flow. L’ideale sarebbe avere un pagamento mensile che non superi il 10% delle nostre entrate nello stesso periodo. Non è semplice per chi ha un reddito basso, ma bilanciando bene le scelte con i consigli precedenti dovrebbe essere possibile arrivare a questa quota.
Avere una rata bassa ci permette di non avere un impatto troppo grande sulla vita quotidiana e di continuare a risparmiare per gli investimenti.

5- Imposta il pagamento automatico

Può sembrare un’ovvietà ma non lo è affatto.
La cosa fondamentale in ogni finanziamento è la puntualità nei pagamenti. É ciò da cui dipenderà la nostra capacità futura di ottenere altri crediti, grazie allo scoring finanziario positivo. Assicuriamoci quindi di impostare il pagamento delle rate in modo automatico su un conto che abbia sempre sufficienti fondi, così da non correre il rischio di dimenticarci una scadenza o saltarla per imprevisti e cause tecniche.

Al giorno d’oggi è quasi un requisito obbligatorio per la concessione di un finanziamento, ma ci sono ancora società che permettono il versamento “manuale”, quindi è bene porre ancora l’accento su questo piccolo ma importantissimo consiglio.

Conviene acquistare un’auto nuova o usata?

Per molti, l’auto nuova è un vero must. Il più delle volte non è per questioni tecniche, ma per la volontà di avere qualcosa che non è già stato di altri.
Il più delle volte, però, conviene acquistare un’auto usata, per svariati motivi. E se parliamo di usato recente, possiamo avere un’auto quasi nuova ad un prezzo di molto inferiore al listino.

La garanzia dell’auto nuova è sopravvalutata

La tendenza a preferire un’automobile nuova è spesso data dalla garanzia, sentendoci tutelati nel poter far riparare l’auto gratis per qualsiasi problema entro i 2 anni*, ma, a meno di aver scelto un modello pieno di difetti di fabbrica, ricorrere alla garanzia nei primi due anni è molto raro. Nel frattempo, però, paghi un prezzo superiore anche per questo servizio che statisticamente non utilizzerai nella maggior parte dei casi.

*(diversi marchi offrono garanzie anche più lunghe, ma si tratta di garanzie commerciali con relative clausole, limitazioni ed esclusioni)

Allo stesso tempo, sull’usato è obbligatoria la garanzia sui difetti di conformità per 12 mesi (in realtà sarebbero 24 ma viene quasi sempre inserita la prevista opzione di riduzione a 12 mesi), quindi, se ci affidiamo a un rivenditore serio e non al primo improvvisato fuori dal supermercato, saremo comunque tutelati in caso di guasto importante. Diversa è la storia se acquistiamo da un privato, che comunque deve rispondere legalmente per eventuali vizi occulti, al contrario di quanto si pensi con la classica formula “vista e piaciuta”.

L’auto nuova ti fa perdere più soldi

Se c’è una cosa certa quando si acquista un’auto (che non sia d’epoca o serie limitata) è che essa perderà valore nel tempo.
E quanto valore perde? Un’automobile perde tanto più valore quanto è nuova.

Il primo anno è quello più problematico per questo aspetto: appena usciti dal concessionario avremo un oggetto che vale molto meno rispetto a pochi istanti prima. Anche il secondo anno comporta un bel taglio del valore, mentre, in via generale, dal terzo anno in poi il calo è abbastanza costante.

Ecco perché un’auto di 3 anni è la miglior scelta se si vuole disporre di un veicolo recente, ancora poco sfruttato e con la parte più importante della svalutazione già ammortizzata a carico del precedente proprietario.

In genere, un’auto tra i 3 e i 5 anni è l’opzione migliore per un acquisto conveniente in termini di prezzo e utilizzo residuo.

Il problema della svalutazione è condizionato anche dalla tipologia della vettura. Ad esempio, auto di segmenti superiori e di fascia premium risentono della svalutazione molto di più delle vetture economiche o comunque delle utilitarie. Non solo in termini assoluti per via delle cifre maggiori, questo è ovvio, ma anche in termini percentuali.
[In questo discorso non vengono prese in considerazioni modelli speciali o serie limitate]

Fai un giro sui vari portali di annunci e prova a rispondere a questa domanda: in media, quale valore residuo (in percentuale) hanno dopo 10 anni una Fiat Panda e una Mercedes Classe E?
Guarda i risultati e stupisciti.

Ovviamente, comprare un’auto usata non vuol dire prendere il primo bidone in offerta. Andate a visionarla anche più di una volta, portate con voi il vostro meccanico di fiducia, fate un buon test drive e, soprattutto, assicuratevi che l’auto abbia una documentazione completa e in regola.

Il prezzo non è l’unica cosa da considerare

Quando acquistiamo un’auto, tendiamo a focalizzarci sul prezzo come indicatore di costo. In realtà, esso rappresenta solo una parte della spesa che dovremo sostenere per utilizzare e mantenere questo bene.

Manutenzione ordinaria e straordinaria, consumi, pneumatici, assicurazione e bollo sono tutte voci di spesa estremamente variabili in base al modello di automobile. Soprattutto le ultime due, nel nostro paese, incidono molto sul totale dei costi annuali della nostra quattroruote.

meccanico

È abbastanza ovvio che una vettura “premium”, potente, con bellissimi cerchi maggiorati e pneumatici a basso profilo, avrà sempre i costi di mantenimento di una “premium”, mentre una più modesta vettura di medio-piccola cilindrata sarà sempre più parca. Quindi, se con lo stesso budget possiamo permetterci sia quel bel SUV di 6 anni che fa tanto status o quel modello più anonimo di 3 anni, cosa scegliamo?

“Già mi hai ridotto tantissimo la spesa, adesso vuoi anche dirmi che non posso comprare il suv alla moda?”

No, dico però di calcolare bene anche le spese future, perché quello che oggi ci costa la stessa cifra d’acquisto, nei prossimi 4 anni potrebbe costarci facilmente il doppio.

Soprattutto se abbiamo acquistato la vettura a rate, dovremmo davvero calcolarci le spese previste per queste voci e ripartirle su base mensile, visto che andranno a sommarsi al costo del debito. Sullo stesso piano, dobbiamo considerare l’affidabilità della vettura. Perché un’auto con vari difetti sarà sempre un salasso per il nostro portafoglio, vanificando tutti i sacrifici fatti per un acquisto efficiente.
Quando avremo ristretto la scelta a 2 o 3 modelli, cerchiamo di informarci il più possibile sui forum specializzati e con i conoscenti che hanno la stessa auto. Evitare un modello con difetti ricorrenti e costosi sarà un enorme vantaggio per le nostre tasche e per i nostri piani.

Conclusioni

Per quanto riguarda l’acquisto dell’auto ci sarebbe da scrivere decine di articoli, soprattutto per chi, come me, ha dedicato a quel mondo molti anni della sua vita. Un solo articolo non è sicuramente sufficiente, ma in queste righe ho cercato di indicarti i principali aspetti da considerare quando stai pensando di acquistare una nuova auto.

Su le mie finanze troverai anche altri articoli a riguardo, pertanto ti invito a visitare regolarmente il blog per approfondire ulteriormente gli aspetti relativi a questo argomento.

Abbiamo visto diversi punti fondamentali, e sono sicuro che, anche se qualche paragrafo sarà stato come una doccia fredda, tu abbia potuto trarre dei consigli utili per fare un acquisto consapevole ed efficiente nei confronti del tuo percorso finanziario.

Riassumendo i punti chiave:

  • stabiliamo un budget che non superi 1/3 del nostro reddito
  • preferiamo l’acquisto al noleggio
  • finanziamo l’acquisto solo se possiamo investire i soldi ad un tasso migliore di quello del prestito
  • preferiamo un’auto usata
  • preferiamo un modello affidabile e con bassi costi di gestione

E tu, come hai deciso l’acquisto della tua auto? E come ti comporterai la prossima volta?

Se questo articolo ti ha dato nuovi spunti o pensi possa essere utile a qualcuno in procinto di cambiare la propria automobile, ti invito a condividerlo. Ci vediamo sulle altre pagine di le mie finanze!

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Patrick
Patrick

Magnate della finanza, CEO di Silicon Valley, eccentrico miliardario. Non sono nulla di tutto ciò.
Sono un risparmiatore e un investitore appassionato da sempre di finanza personale.
Ho creato "le mie finanze" per condividere esperienze e conoscenze sulla finanza personale con chi desidera migliorare la propria situazione.
L'alternativa era fare il cantante famoso, ma non so cantare e non sono famoso. Però sono esperto di battute cringe.

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